Ridurre i rifiuti in cucina
Ecco l’ecodecalogo di IO Bevo
E voi che ecosuggerimenti avete?
Sapete qual è il luogo della casa dove si producono più rifiuti? La cucina. Ed è fra queste mura, che siano quelle di casa o quelle di un bar o di un ristorante, che possiamo dare il meglio di noi stessi per mettere a dieta la nostra pattumiera. Un aspetto talmente importante che negli anni passati è stato anche uno dei temi specifici della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (2014). Visto che la SERR 2018 è alle porte, riproponiamo i nostri eco suggerimenti per mettere a dieta la pattumiera. Rimaniamo in attesa dei vostri!
1) Attenzione agli imballaggi quando fate la spesa. Come suggerito nel nostro precedente post con i consigli su come ridurre i rifiuti in casa, scegliere prodotti con il minor numero di packaging e portare con sé shopper e scatoloni riutilizzabili ridurrà enormemente “il cibo” per la vostra pattumiera, in termini di volume e di peso.
2) Cercate di pianificare il menù della settimana. Pur essendo sempre pronti ad “aggiungere un posto a tavola” è buona norma cercare di quantificare i prodotti freschi che si possono consumare prima di andare a fare la spesa.
3) Cucinando prodotti freschi, ove avanzasse del cibo, sarà più semplice congelarli e mangiati una sera in cui la voglia di cucinare rimanga… fuori dallo zerbino di casa. Inoltre i prodotti freschi durano di più e ridurrete il rischio di dover buttare qualche ortaggio andato a male.
4) Occhio allo spreco. Se non sappiamo cucinare una parte di un prodotto, non vuol dire che con esso non si possano realizzare splendidi manicaretti. Avete mai sentito parlare di Ecocucina e di cucina degli avanzi?
5) W il Compost! La cosiddetta frazione umida, ovvero gli scarti di cucina e le potature delle vostre piante, possono tornare ad avere nuova vita sotto forma di un terriccio dall’alto potere fertilizzante: il compost. Nel caso abbiate un giardino o un ampio e fiorito terrazzo, potreste organizzare una compostiera, anche fai da te. In molti comuni è inoltre attiva la raccolta differenziata dell’umido, grazie alla quale si può chiudere il ciclo della natura: ciò che arriva dalla terra e dai semi vi tornerà.
6) Evvai con l’orto, in giardino o in balcone! Piantare, veder germogliare e portare in tavola qualcosa che viene dal nostro angolo verde, fosse anche un vaso con i cosiddetti odor: le nostre piantine daranno piccole e grandi soddisfazioni, anche culinarie.
7) Tra gli ingredienti della dieta mediterranea non può mancare l’olio, magari per preparare una bella zuppa, un’insalata o una frittura. Ricorda che un litro di olio versato nel lavandino rende non potabile fino ad un milione di litri d’acqua! Se, invece, viene correttamente recuperato (ad esempio in bottiglie di vetro) e conferito nei centri di raccolta potrà addirittura essere rigenerato!
8) Fairtrade e Prodotti Locali: che gusto! Un occhio di riguardo non dovrebbe mai mancare per quei prodotti che veicolano sapori e… messaggi particolari. General Beverage è membro del consorzio Fairtrade Italia e propone bevande equo e solidali prodotte con materie prime acquistate in base alle regole del commercio equo. Abbiamo inoltre sviluppato una linea Slow Beverage che racchiude bevande regionali tradizionali, realizzate con ingredienti naturali e senza coloranti, appartenenti alla tradizione nazionale: il gusto garantito dalle materie prime di qualità provenienti dalle regioni italiane. Una proposta originale, strettamente legata ai concetti di territorialità, tipicità, genuinità e in linea con scelte di qualità dei menù.
9) Da nord a sud, sono sempre di più i locali dove si diffonde l’utilizzo della doggy bag. Di cosa si tratta? A chi non è capitato di andare al ristorante ed essendo ormai satolli lasciare a malincuore nel piatto gustose pietanze? Troppo spesso questi manicaretti finiscono nella pattumiera. Per questo anche in Italia, come in altri paesi, soprattutto d’oltreoceano, molti locali hanno iniziato a distribuire ai propri clienti un sacchetto (o all’occorrenza una scatola) in cui far riporre gli avanzi per poterli mangiare con calma a casa. Una curiosità: si chiama “doggy” perché – prima che si diffondesse uno spirito ambientalista – le persone erano solite utilizzarle dopo aver chiesto “gli avanzi per il cane”.
10) Giorno dopo giorno si moltiplicano gli esercizi commerciali che offrono alla propria clientela bevande alla spina, anche con il servizio Free Beverage di IO Bevo, grazie al quale potrete gustare le bevande che vorrete: un bicchiere di Cola, un succo o semplicemente acqua. Se sei un ristoratore o gestisci una mensa, contattaci per saperne di più.
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