IL TURISMO ACCESSIBILE: dalle strutture all’alimentazione

Carrozzine da mare per l’ingresso in acqua, mappe tattili per le persone cieche, aree giochi per bambini con difficoltà sensoriali e cognitive e possibilità di scegliere un’alimentazione adatta alle proprie esigenze. Sono queste alcune delle attenzioni che rendono una struttura ricettiva davvero accessibile a tutti.

Ma cosa vuol dire “accessibile“? Esiste una certificazione che esplicita l’impegno in tal senso di alberghi, B&B o stabilimenti balneari? A rispondere a queste domande è Roberto Vitali, promotore di “Village for All V4A”, il marchio di qualità internazionale dell’ospitalità accessibile.

Da quanto tempo si occupa per lavoro di queste tematiche?

Mi occupo di turismo accessibile da 25 anni, ma mi sono dedicato al tema della disabilità da sempre, fin da prima che venisse creato il portale “Inail Superabile”. Poi nel 2008 diverse aziende turistiche con le quali collaboravo hanno cominciato a chiedere un marchio che garantisse la qualità della loro offerta turistica, ancora oggi basato principalmente sulla autocertificazione, per distinguere il lavoro che facevano insieme a noi: così è nata l’idea di Village for All V4A. Nel 2011 questo progetto è diventato una azienda, una SRL, così da avere una autorità maggiore, un rapporto alla pari con gli imprenditori e una ricaduta strategica sulle strutture a cui diamo la nostra consulenza per entrare nel mercato del turismo accessibile.

Cosa si intende, nello specifico, per turismo accessibile?

Vuol dire tante cose: una struttura dovrebbe ad esempio essere accessibile anche a chi è ipovedente o ha determinate esigenze alimentari. Troppo spesso infatti si pensa che per rendere accessibile un albergo basti mettere le rampe per chi utilizza le carrozzine. Per questo il nostro sistema si basa sulla raccolta e comunicazione di informazioni attendibili, rilevate da noi e non autocertificate dalla struttura, e sulla formazione degli imprenditori.

Quando parliamo di accessibilità intendiamo anche quella alimentare?

Certamente. Tra le varie questioni da affrontare c’è senz’altro il tema alimentare. L’esperienza enogastronomica è infatti uno dei primi motivi per cui si va in vacanza: chi ha una disabilità è prima di tutto un cliente per le strutture ricettive e di ristorazione e, in quanto tale, ha diritto a ricevere un trattamento adeguato e coerente con quanto viene promesso. Se un cliente ha determinate esigenze alimentari, deve poter essere accontentato con professionalità. Troppe persone infatti pensano che il cliente sia la carrozzina e non la persona che vi è seduta sopra: per noi è importante che il focus degli operatori turistici non sia la disabilità, ma la persona, che va in vacanza e che paga come tutti gli altri ospiti.

Parliamo di numeri: quanti viaggiatori in Europa hanno esigenze di questo tipo?

Secondo la Commissione Europa i viaggiatori con esigenze specifiche legate alla mobilità o all’alimentazione sono circa 127 milioni e solo in Italia solo 12 milioni. Non bisogna però dimenticare l’effetto moltiplicatore: in vacanza non si va da soli, quindi insieme a ciascuna di loro ci saranno anche una famiglia o degli amici. Basti pensare alle scuole e alle gite scolastiche: non poter accogliere un bambino con disabilità significa non poter ospitare altre 40 persone.

Quindi rendere le strutture accessibili conviene agli albergatori.

Certamente! Ci sono ad esempio strutture in Italia – dai campeggi ai grandi alberghi – che realizzano il 20% del proprio fatturato solo grazie al turismo accessibile. È importante far capire agli imprenditori che si lavora partendo dall’esistente per iniziare un percorso di miglioramento della qualità, progressivo nel tempo, del proprio prodotto turistico. E da questo tutti i clienti ne avranno un beneficio in termini di maggiore qualità.

Come ci si può orientare tra queste strutture?

Con Village for all V4A lavoriamo costantemente per creare guide da poter scaricare gratuitamente: all’interno vi sono censite oltre 70 strutture tra Italia, San Marino e Croazia, sempre in costante aggiornamento. Sono guide fatte per tutti i tipi di esigenze. In alternativa il nostro sito www.V4A.it è sempre aggiornatissimo. Aiutiamo anche gli imprenditori, pubblicando gratuitamente dei Manuali Operativi che li aiutano a comprendere questo mercato. Non siamo però tour operator, né tantomeno prendiamo commissioni per il nostro lavoro, facciamo prenotare direttamente, chiamando la struttura senza intermediari. Il nostro motto è “a ciascuno la sua vacanza!” e godersi una vacanza è un diritto di tutti.