Compraverde 2017: novità e prospettive raccontate da Silvano Falocco
Il Forum Compraverde è giunto alla XI edizione. Anche quest’anno io bevo prenderà parte proponendo soluzioni ecosostenibili per il beverage delle mense (e non solo). Un appuntamento importante di confronto con le pubbliche amministrazioni, di approfondimento delle novità e di scoperta e diffusione delle best practices sugli acquisti verdi. Per saperne di più abbiamo intervistato Silvano Falocco, direttore di Ecosistemi – Fondazione organizzatrice del Forum – tra i massimi esperti in Italia in materia di acquisti verdi.
Il Forum Compraverde è giunto alla XI edizione. Come è cambiato dalla prima edizione ad oggi?
Nel corso degli anni è cambiata innanzitutto la formula, perché, rispetto alle prime edizioni, abbiamo capito che l’elemento della formazione e dell’informazione, per la diffusione del Green Public Procurement, è un aspetto fondamentale. Sono ancora numerose le pubbliche amministrazioni e le imprese che non hanno capito cosa significa acquistare verde e non conoscono l’evoluzione normativa dei Criteri Ambientali Minimi, oggi divenuti obbligatori in base alla nuova normativa. È per questo che chi viene al Forum troverà un luogo di lavoro, di scambio di buone pratiche, di approfondimento tematico e tecnico. Le sessioni formative nella GPP Academy, nate nel 2016, sono solo un esempio di questo cambiamento.
Cosa si aspettano le PA dal Forum? E le aziende?
Le Pubbliche Amministrazioni si aspettano che il Forum le aiuti in tre punti critici:
- a) incontrare le altre amministrazioni che hanno inserito dei Criteri Ambientali Minimi nei propri appalti senza avere problemi in fase di aggiudicazione;
- b) incontrare alcune imprese i cui prodotti rispettano quei requisiti ambientali che potrebbero essere richiesti in fase di gara;
- c) essere formate rispetto ad alcuni aspetti tecnici e normativi, ancora non del tutto chiari.
Le Pubbliche Amministrazioni si aspettano quindi che il Forum le rassicuri sulla possibilità di introdurre il GPP.
Le imprese, al contrario, vogliono mostrarsi alle centrali di acquisto, per evitare che gli investimenti effettuati nei prodotti green non trovino una rispondenza nei capitolati di gara, come gli era stato, implicitamente, promesso.
Insomma, sia per le imprese che per le pubbliche amministrazioni, lo slogan del Forum potrebbe essere “si può fare”.
Convegni 2017: può anticiparci quali saranno e quali focus tratteranno?
I temi centrali al forum di quest’anno saranno: la ristorazione sostenibile, in un convegno – previsto per il 13 mattina – sul punto di vista delle aziende per una ristorazione collettiva sostenibile e in un incontro, promosso dalla Regione Lazio, sull’agricoltura sostenibile e sociale, sulla filiera corta e sul km zero; l’edilizia sostenibile con un convegno – il 12 pomeriggio – sui temi dell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi dell’edilizia e delle infrastrutture nei principali fondi immobiliari ad apporto pubblico e con un seminario su dove trovare i prodotti edili green; gli acquisti circolari, che promuovono i prodotti ad alto contenuto di riciclo e che si troveranno nell’area del CONAI, partner della nostra iniziativa.
È un evento per soli addetti ai lavori o può interessare a chiunque venire?
È un evento destinato innanzitutto alle migliaia di operatori, pubblici e privati, amministratori e fornitori, che costituiscono la domanda collettiva. Ma anche la domanda privata è fortemente interessata. E il motivo è semplice: se con una lampadina posso non solo ridurre i consumi energetici, ma anche abbattere la carica batterica, questo interessa a chi gestisce le mense o i luoghi pubblici, ma anche a un privato che possiede animali domestici nella propria abitazione. Se da un lato una mensa può ridurre i propri rifiuti, dall’altro questa pratica può essere facilmente adottata anche nelle nostra abitazioni; se un tessuto presenta delle criticità in termini di salute (per le allergie), questo ci tocca nella nostra vita quotidiana; se un mobile rilascia formaldeide, allora mi interessa per la salute di tutti i giorni; se esiste un’applicazione che mi fa conoscere le modalità di smaltimento e riciclo di un imballaggio, forse questo non riguarda soltanto un’azienda di gestione dei rifiuti, ma anche un cittadino responsabile.
Premi Compraverde. Negli anni sono andati “moltiplicandosi” per i vari settori. Quali sono i più partecipati? Ci sono esempi premiati che sono diventati best practices “copiati” da altri?
I premi più frequentati sono sicuramente il Premio Mensaverde e il Premio Compraverde – Miglior Bando Verde. Le buone pratiche in tali ambiti sono numerose e quindi è più difficile assegnare i premi. E sì, nel corso degli anni sono state molto copiate. Soprattutto quelle che riguardano i bandi e i capitolati di gara. Si diffondono più velocemente, anche per la possibilità di effettuare agevolmente e utilmente il “copia e incolla”. È in forte espansione anche il premio Cultura In Verde per le migliori pratiche di eventi, manifestazioni culturali (cinema, teatro, musica, rassegne, mostre, gestione spazi espositivi, eventi culturali, etc.). Sono meno partecipati i premi sulle imprese con sistemi di qualificazione ambientale dei fornitori e i premi, istituiti solo nel 2016, sui materiali per l’edilizia verde.
Come immaginate il Forum Compraverde tra 10 anni?
Lo immaginiamo con quattro cambiamenti:
- una sessione formativa, di tipo tecnico e normativo, ancora più forte e diffusa, anche con tratti di specializzazione;
- una presenza più sistematica delle Centrali di Acquisto, che ancora oggi hanno difficoltà a incontrare gli operatori, per una timidezza istituzionale, frutto anche del ritardo cumulato in materia di acquisti verdi;
- una forte integrazione con altre fiere esistenti (oggi avviene con la fiera del florovivaismo di Padova Flormart e Remtech di Ferrara), per promuovere, in quelle sedi dei GPPlab;
- preceduto da Forum Compraverde Regionali, come finora ha fatto solo la Regione Veneto.
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