Il servizio freebeverage®, grazie all’utilizzo di acqua microfiltrata e concentrati post-mix, possiede un forte connotato di tutela dell’ambiente: assicura una riduzione del 99% dei rifiuti da imballaggio rispetto al consumo di acqua e bevande confezionate, in particolare bottiglie in PET e lattine, e una riduzione del 96% di merce trasportata.
Risultati ambientali 2015 grazie all’applicazione del servizio in oltre 100 milioni di pasti:
- 3.700 tonnellate rifiuti da imballaggio
- 153.000 tonnellate di merce trasportata
- 6.100 tonnellate di CO2
- 4.700 tonnellate di petrolio
Risultati significativi, anche se le potenzialità sono ben più consistenti, in considerazione del fatto che i rifiuti da imballaggio derivanti dall’utilizzo della sola acqua in bottiglia sono, in Italia, oltre 400.000 tonnellate di PET all’anno, causando l’utilizzo di 665.000 tonnellate di petrolio, l’emissione di 900.000 tonnellate di CO2 e il trasporto 13 milioni di tonnellate di merce.
Altro valore aggiunto del servizio freebeverage® dal punto di vista ecologico: le specifiche caratteristiche tecniche dei distributori utilizzati, che consentono un ridotto consumo energetico rispetto alle modalità alternative di refrigerazione delle bevande.
Per questi motivi il servizio freebeverage® viene utilizzato dalle più importanti aziende private attente alle politiche ambientali e dalla maggior parte degli enti pubblici, nel rispetto di normative e regolamenti legati agli Acquisti Pubblici Verdi (GPP) nella ristorazione collettiva e in particolare dei C.A.M. – Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di ristorazione approvati il 25 Luglio 2011 dal Ministero dell’Ambiente e la cui applicazione nelle gare di appalto per la ristorazione è prevista dalla legge 221/2015.