L’alluminio inquina meno della plastica, siamo sicuri?

A pochi mesi da alcuni importanti e difficili successi in termini di normative per ridurre il consumo di plastica in Europa, il rischio ora è quello di “affidarsi” all’alluminio, considerato più sicuro e sostenibile. Ma è proprio così?

Il dibattito sulla riduzione del consumo di plastica degli ultimi mesi ha prodotto importanti successi. In primis la direttiva del Consiglio dell’Unione Europea, che ha vietato dal 2021 l’utilizzo di oggetti in plastica monouso (piatti, posate, cannucce…) e, a seguire, l’impegno degli stati membri UE a raggiungere la raccolta separata delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2029. Inoltre è da segnalare anche l’ambizioso obiettivo di integrare il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET a partire dal 2025 e il 30% dal 2030. 

Ottimi risultati che rischiano tuttavia di essere vanificati dalla recente tendenza di aziende produttrici di acqua e bevande a prediligere packaging in alluminio, affidabili e più green di altri materiali. A favore di questo materiale c’è un dato oggettivo che non può essere contestato: le lattine in alluminio sono molto più leggere rispetto alle bottiglie in plastica o vetro, richiedono minor imballaggio per il trasporto e quindi hanno un minore impatto ambientale in termini di CO2 prodotta. Ma siamo sicuri che l’alluminio inquini meno della plastica? Secondo noi la risposta è “no”. Sebbene l’alluminio sia un materiale riciclabile al 100%, è quasi impossibile riuscire a riciclare l’intero volume di lattine prodotte e utilizzate nel mondo. Infatti si stima che delle centinaia di miliardi di lattine consumate ogni anno, meno della metà vengano riciclate.

Ma andiamo oltre l’aspetto del riciclo. Il principale elemento contro le lattine è il costo dell’alluminio nuovo in termini ambientali. Sapete come si produce una lattina in alluminio? Innanzitutto si procede con l’estrazione di un minerale che si chiama bauxite. Ed è proprio questa fase la più gravosa per il nostro ambiente. Tale operazione infatti ha un impatto ambientale elevatissimo, molto più di quello relativo alla produzione di plastica o vetro: per estrarre bauxite vengono utilizzati macchinari che disperdono nell’atmosfera grandissime quantità di polvere. Quanto all’industria dell’alluminio, è ormai noto il suo effetto negativo per l’atmosfera a causa delle emissioni di tonnellate di gas serra responsabili del riscaldamento globale.

Solo un piccolo dato ma molto significativo: per produrre una sola lattina in alluminio da 33 ml vengono inquinati 38 metri cubi d’aria, consumati 18 litri d’acqua e distrutti 30 centimetri cubi di suolo. Per non parlare poi del tempo di degradazione dell’alluminio: può raggiungere addirittura i 100 anni!

Quindi inquina di più l’alluminio o la plastica? Per noi è assoluto pareggio! Per questo abbiamo scelto di perseguire la strada del consumo freebeverage che non prevede alcun tipo di packaging e abbatte le emissioni di CO2 dovute al trasporto di bottiglie e lattine.