Rubio, l’antichef che combatte gli sprechi alimentari
Controcorrente rispetto ai suoi colleghi, Rubio è lo chef attivista sensibile agli sprechi alimentari che sogna di ridurre la fame nel mondo a suon di iniziative social e provocazioni.
Negli ultimi anni il nostro vocabolario si è arricchito di parole come eco-friendly, km 0, equosolidale, sprechi alimentari. Temi assai discussi che continuano a far parlare tutti, dai politici ai conduttori televisivi fino alle persone comuni che incontriamo in città. Ma conosciamo davvero queste tematiche?
Analizzando i dati sembrerebbe propio di no. In Italia e non solo viene gettato ancora troppo cibo e l’indice globale di malnutrizione non diminuisce affatto. Ed è soprattutto il mondo della ristorazione che dovrebbe sensibilizzare rispetto a questi temi, guidandoci a una scelta più consapevole delle materie prime e a un consumo più razionale. Tra gli esponenti dell’alta cucina più sensibili agli sprechi alimentari, oltre Massimo Bottura e alla sua Osteria Francescana, è doveroso sottolineare l’impegno di un altro personaggio molto amato dal grade pubblico: Gabriele Rubini. Più noto come Rubio, l’antichef che combatte gli sprechi alimentari, uno fra i professionisti di settore che più si è battuto per promuovere un modello di industria alimentare sostenibile.
Lo chef in numerose interviste è andato contro tutto e tutti. Da McDonald’s, per la scarsa qualità degli ingredienti che utilizza, ai colleghi più illustri come Gualtiero Marchesi, di cui ne ha criticato il famoso risotto con la foglia d’oro. Negli ultimi anni chef Rubio non ha risparmiato nemmeno l’eccessiva ricerca di estetica del piatto nei ristoranti stellati e il sempre più abusato servizio di food delivery, reo di far perdere alla gente il gusto di andare fuori a cena.
Tra le iniziative più efficaci dell’antichef contro gli sprechi alimentari segnaliamo un post apparso sulla sua pagina Instagram qualche tempo fa. In quell’occasione Rubio pubblicò un’immagine di un bidone della spazzatura colmo di cibo fuori da un locale milanese. Nella foto erano presenti tutti gli avanzi alimentari di un tradizionale aperitivo della capitale italiana della moda. Ecco il suo commento lapidario in merito a quella foto-inchiesta: “Per favore, state a casa se potete, cucinate per gli amici (se ne avete) che così facendo risparmierete soldi e salute… e magari potrete fare la battaglia a chi commenta più ferocemente un piatto (come sempre, senza cognizione di causa) come vi hanno insegnato in TV e darete un senso alla vostra giornata”.
L’ultima iniziativa dello chef attivista è molto recente. Il 5 febbraio scorso è stato il giorno contro lo spreco alimentare e Rubio ha pubblicato un breve video sul suo profilo Facebook in cui invitava le persone a far spesa da TODIS e ad acquistare un prodotto in più per donarlo ai bisognosi. Il video termina con una frase in perfetto stile Rubio:“Chi magna da solo si strozza”. Dunque, che sia così legato alle tematiche alimentari è piuttosto noto. Ciò che forse tutti non sanno è che chef Rubio ha seguito da vicino l’iter di approvazione della legge Gadda, aggiornando quotidianamente i suoi followers sui social. Lo scopo della legge , approvata nel 2018, è quello di ridurre gli sprechi del settore alimentare, prediligendo il recupero e la donazione dei prodotti. Grazie anche all’impegno del nostro chef attivista, la legge Gadda oggi ha un raggio di applicazione ancor più ampio: oltre ad alimentari e farmaci, sarà possibile donare anche prodotti per igiene, cura della persona e della casa, integratori alimentari e oggetti di cancelleria.
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